Tra le mille altre cose che fanno la cultura dei popoli io metto il Balùn, Portaportese, Portobello Road, Le Marchè aux Puces, il Gran Bazar. L’Unesco mette i Bouquinistes di Parigi.
Adoro i mercati e mercatini di qualunque genere, dell’antiquariato, dei fiori, di natale, della frutta (trovate qui uno dei più famosi di tutti i tempi), rionali, permanenti. Sono attratta da questo Paese dei Balocchi in cui smarrirsi seguendo quel filo invisibile che parte da noi, dall'immaginario, memoria, proiezione del futuro e mille altre cose…
Come si può resistere al tocco d’antan dei tessuti vintage, degli oggetti d’epoca (scatole di latta, specchi, vecchie insegne, targhe, valigie, bauli) o decorativi (disegni, foto, poster, incisioni), dei mobili di recupero (persiane, sedie, tavoli, credenze, piattaie), delle intramontabili trouvailles e delle mille altre cose?
Che poi i mercatini siano anche il veicolo giusto per dotare di atmosfera e calore quel puro, elegante, essenziale e inafferrabile stile scandinavo che tanto amiamo è solo, incidentalmente, un dettaglio.
E allora ovunque siate, in qualunque posto del mondo, attraversate l’ingresso ingombro e impolverato di un Brocante e fate finta, come me, di dover arredare una casa di campagna in Piccardia J.
Foto: mercati e mercatini dal mondo. Amsterdam, Budapest, Parigi, Arezzo (Fiera dell’Antiquariato), Roma, Barcellona. Buon tour J.
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