domenica 27 luglio 2014

Appendice: dove si parla di Elise Pioch Balzac e Pablo Chappell

Oggi vogliamo raccontarvi di un’altra “Maison Balzac” e della coppia che la abita, Elise Pioch Balzac e Pablo Chapell.

Elise è originaria del sud della Francia dove rimane fino alla maggiore età prima di trasferirsi a Parigi per lavorare nel campo dell’alta moda e poi, circa 10 anni fa, in Australia continuando a occuparsi di moda, prima a Melbourne e infine a Sidney finché nel 2012 fonda la Maison Balzac Candles, una gamma di esclusive candele profumate fatte a mano, ispirate agli scritti di Honoré de Balzac e vendute nei più famosi store internazionali (Colette a Parigi e Bergdorf Goodman a New York…).

Pablo Chapell è un designer industriale, oggi disegnatore di biciclette e fondatore di Chappelly Cycles.

Una ristrutturazione fatta di attenzione ai dettagli e dall'unione di pezzi di design, collezioni, tessuti naturali, oggetti recuperati nei mercatini e riadattati (come il banco della cucina d'epoca acquistato all'asta e ristrutturato dai genitori di Elise)...

Giudicate voi il risultatoJ.




http://thedesignfiles.net/2014/04/rural-nsw-home-elise-pioch-balzac-and-pablo-chappell/

http://thedesignfiles.net/2014/04/rural-nsw-home-elise-pioch-balzac-and-pablo-chappell/


PS naturalmente non c’è nessuna parentela tra Elise e il famoso Balzac e il fatto di essere finiti (e in qualche modo accomunati) su questo Blog è frutto di…pura casualità;-).


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martedì 22 luglio 2014

...qui ha dimora

Ci sono case deputate a diventare ulteriore e tangibile memoria di letterati, resi già immortali dalla loro opera. Ve ne mostriamo alcune, di scrittori a noi particolarmente cari.

Luigi Pirandello nacque in una “Casa romita in mezzo alla natia / campagna, aerea qui, sull’altipiano / d’azzurre argille, a cui sommesso invia / fervor di spume il mare aspro africano... ("Ritorno", ne "La Zampogna" - 1901).

La casa natale, solitaria in mezzo alla campagna di Agrigento, su un altopiano punteggiato di ulivi e querce a strapiombo sul mare, rimane ancora oggi nella sua semplicità, come nelle descrizioni del drammaturgo e dal 1987 costituisce un unico istituto con la Biblioteca Luigi Pirandello.

La casa romana in cui visse invece nel 1913-14 e in seguito fino alla morte, è un palazzetto d’epoca nei pressi di Villa Torlonia.  Vi sono conservati gli arredi, i libri, i dipinti e gli oggetti personali donati allo Stato Italiano dagli eredi dello scrittore siciliano.
Per approfondimenti.



Agrigento - Casa natale di Pirandello


La Maison de Balzac si trova all'ultimo piano di una costruzione di tre piani al 47 di rue Raynouard, nel grazioso ed elegante 16ème arrondissment (Auteuil, Passy, B. Boulogne).

La casa ha una disposizione architettonica particolare: vi si accede dalla strada attraverso una scala che scende fino all’ultimo piano con piccolo giardino e, per arrivare al primo, bisogna continuare a scendere.

Balzac ha vissuto qui dal 1940 al 1947 nel periodo della stesura delle 137 opere della Comédie Humaine, (95 romanzi, novelle, saggi realistici, fantastici o filosofici, oltre a racconti e a 25 studi analitici).
Acquistata dalla città di Parigi nel 1949 e trasformata in museo, espone la scrivania dove Balzac concepì alcuni dei suoi più grandi capolavori.


Parigi - Maison de Balzac


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giovedì 17 luglio 2014

Storie di case incontrate nei racconti, che vale la pena di visitare

221b Baker Street, London
Ci incontrammo il giorno seguente, come d’accordo, e andammo a vedere l’alloggio al numero 221B di Baker Street del quale mi aveva parlato quando ci eravamo incontrati. Si componeva di due spaziose camere da letto e un soggiorno, grande e luminoso, piacevolmente arredato, con due ampie finestre.
A.Conan Doyle – Uno Studio in Rosso

Ci sono luoghi di fantasia che diventano reali. Questo è uno di quelli. L’appartamento da scapoli dove Sir Arthur Conan Doyle fece vivere per anni Sherlock Holmes e John Watson, descrivendone minuziosamente ambienti, oggetti e atmosfera, ora esiste davvero. In quella strada, proprio dove il grande scrittore lo aveva immaginato. Ed è anche diventato un ottimo esempio, più vero del vero, di cosa potesse essere una casa londinese nell’epoca Vittoriana.
Il luogo è magico, per gli irriducibili amanti del grande detective ma anche per tutti gli altri. La genialità di chi lo ha allestito, oltre alla fedeltà maniacale ai particolari, sta nell’averlo reso vivo, usato, abitato. In ogni momento sembra che Sherlock si sia allontanato un attimo fa, spegnendo di fretta la pipa e appoggiando distrattamente il suo violino sulla poltrona, o che abbia appena terminato di far precipitare un solfato di rame dentro una delle sue provette. E che il dottor Watson abbia appena posato il giornale e sia salito un attimo su in camera sua, magari per andare in bagno (già, c’è anche il water del dottor Watson, non so se mi spiego).

Meung-sur-Loire


Quando Georges Simenon decise di mandare in pensione il suo famoso commissario Maigret, pensò di farlo ritirare con la sua inseparabile moglie in una casetta in campagna, con orto e giardino, nella regione della Loira, a Meung-sur-Loire vicino ad Orleans. Non finirà di occuparsi di delitti, e ogni tanto qualcuno andrà a disturbarlo anche lì, mentre sta lavorando al suo piccolo orto o mentre sorseggia una birra gelata nel suo giardino.

Le descrizioni che Simenon fa di quel luogo, quella casa, quella atmosfera ci ricordano sempre una casa molto simile, nella stessa zona e non lontano da lì, a Chatillon-sur-Cher, dove abbiamo soggiornato più volte in visita a quella straordinaria regione, famosa per i suoi mille castelli ma anche impagabile per le sue campagne e i suoi casolari che sonnecchiano su fiumi e canali.
E i due padroni di casa, Madame e Monsieur Lemenager, in fondo ci ricordano un po’ il signore e la signora Maigret.


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sabato 12 luglio 2014

Case nella pittura, da Van Gogh a Pinterest…

Inauguriamo questo blog provando a raccontare alcuni dei mille percorsi di una casa imperfetta.
Un viaggio attraverso arti, letteratura, architettura, modernità e design...
Si parte da qui. Buon viaggioJ.

 ...Passando per Monet

Il rapporto di Monet (per come ci piace immaginarlo) con la sua casa, il giardino, le ninfee merita, ça va sans dire, questo post dedicato.
Il nostro percorso visivo parte dallo studio di Monet a Giverny (immobile al tempo di Monet, come gli oggetti che vi dimorano), passa attraverso il giardino e tenta di “riprodurre” ancora una volta le inevitabili ninfee.







...e dal suo soggiorno giallo

Un mood impressionista, che sembra un quadro di Van GoghJ.


Per noi comuni mortali, con poca probabilità di accedere all’acquisto di un quadro impressionista, restano gli home decor di Etsy rigorosamente nella palette di (nuovi) colori del 1840: bianco zinco, blu ceruleo, verde cobalto, giallo cadmioJ.



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