Più del Caravaggio che pure è tra i miei preferiti in assoluto, più delle sfogliatelle, della pizza, del caffè, dei presepi.
Il dipinto è Tabac Royal di Matisse, ritrae una giovane donna e i motivi per cui è così indissolubilmente ancorato in qualche punto del mio subconscio non starei ad approfondirlo in un post che dovrebbe parlare, per lo più, di tessuti. J
Sull’opera del più sofisticato esteta della pittura del ‘900 (Il volto dell’occidente, Flavio Caroli) confesso di nutrire sentimenti contraddittori ma l’aspetto che mi accingo ad indagare è un altro: il Matisse dei “tessuti”.
Considerando il numero di figure nude presenti nella sua produzione sarà un po’ come aggiungere le mutande al giudizio universale? J
Henri Émile Benoît Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 31 dicembre 1869 – Nizza, 3 novembre 1954), pittore, incisore, illustratore e scultore francese (nella definizione di Wikipedia), trascorse la sua giovinezza tra i telai che confezionavano i tessuti più lussuosi per l’Haute Couture parigina e le seterie di Lione.
Possedeva stoffe di tutte le regioni del mondo con cui tappezzava le pareti dei suoi atelier, nello stile delle abitazioni dei nomadi. Li definiva "i miei stracci" e avevano le origini più diverse: scampoli acquistati sulle bancarelle parigine in gioventù, stoffe nordafricane, vestiti di alta moda e tappeti orientali.
L’amore per i tessuti Matisse lo eredita dalla famiglia di tessitori e il suo lavoro ne risulterà intriso: nei motivi arabescati, nei colori brillanti, negli sfondi damascati dei dipinti, nei costumi e nelle scenografie dei balletti russi, nei cartoni realizzati su commissione per arazzi e foulard di seta.
Comporrà per le sue “odalische” piccoli teatri fatti di una grande varietà di tendaggi, tappeti, accessori esotici, atmosfere sognanti e incanto orientale.
Molte stoffe raccolte durante la sua vita sono esposte alla Royal Academy di Londra accanto alle sue opere e l’effetto “tessile” dell’impianto pittorico è uno dei temi della retrospettiva “Arabesque” alle Scuderie del Quirinale fino al 21 giugno (qui i dettagli).
Per chi (dopo aver letto questo post J) volesse tentare una mise en place ispirata a Matisse e ai suoi colori vibranti un buon punto di partenza è sicuramente Tricia Guild.
Be inspired!
Fonti:
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