domenica 16 novembre 2014

Chi spolvera?

La superficie di qualunque "cosa", sia essa un oggetto o un luogo, è intaccata dal tempo, riposa nel tempo. Viene corrosa, sporcata, impolverata in ogni istante.
Sono la sua caducità e la sua fragilità che la fanno vivere nel trascorrere delle ore, dei giorni, degli anni.


Roberto Peregalli, I luoghi e la polvere

Avete mai pensato a chi influenza veramente le scelte di arredamento? Gli Interior Designer direte voi, i blogger direte voi, le riviste di arredamento, i media, Pinterest!
Invece no. È la polvere.
Non mi ero mai soffermata troppo sul problema finché mia sorella, con cipiglio perentorio dichiarò un giorno: a casa tua ci sono troppi quadri!
Incerta se tanta indignazione riguardasse una sua qualche preferenza verso uno stile minimalista-talebano o ne facesse una questione di gusto espositivo (l’Ultima cena, ci era sembrata perfetta nel tinello, avevamo anche posizionato un faretto sul frigo per illuminarla dal basso, forse era la riproduzione di Giuditta e Oloferne a infastidirla...) provai ad indagare meglio il suo pensiero, certa di trovarvi prima o poi una profondità che al momento facevo fatica a cogliere.
Poi aggiunse “a casa mia non ci saranno quadri, né piante, né tappeti… perché fanno polvere”.
La polvere...
Ognuno di noi ha un metodo più o meno sperimentato e infallibile, spesso tramandato da generazioni di guerriere armate di piumino e panno elettrostatico, per contrastarne l’invadenza. Tempo fa, in una nota trasmissione televisiva pomeridiana si è avanzata l’ipotesi che con lo stendino del bucato in casa si producesse meno polvere e per tutto l’inverno abbiamo steso la biancheria in salotto ma, a onor del vero, senza risultati apprezzabili…
Così, dopo attenta riflessione e svariati approfondimenti sul tema (provate a cercare su Google “spolverare”…) abbiamo individuato poche semplici precauzioni che raccomandiamo a chi vuole sconfiggere per sempre l’odiato nemico:
·         tenete sempre le finestre sigillate in qualunque condizione atmosferica, compresi i mesi estivi, anche se avete casa ad Arzachena
·         acquistate rigorosamente mobili muniti di ante e scordatevi lo stile “open” tipo libreria Billi di Ikea
·         se proprio volete distrarvi dal pensiero di quadri, tappeti o librerie a vista occupatevi del bagno, magari sostituendo il vecchio lavandino con un enorme tino di cristallo (fatto fare su misura da un maestro vetraio) con rubinetto a cascata, così alle brutte, se insieme alla polvere ci finisce dentro un seme di mangrovia l’effetto giungla è assicurato.


Per me, che le macchie di dentifricio sul vetro del lavandino disgusterebbero più di qualunque pulviscolo e che alla parola “polvere” associo “azzurro” e non acari, prevedo di continuare con tappeti, quadri, piante e suppellettili varie, anche perché, nella suddivisione domestica dei compiti, la voce “spolverare” non è nella mia lista… ;-)





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