Ci incontrammo il giorno seguente, come d’accordo, e andammo a vedere l’alloggio al numero 221B di Baker Street del quale mi aveva parlato quando ci eravamo incontrati. Si componeva di due spaziose camere da letto e un soggiorno, grande e luminoso, piacevolmente arredato, con due ampie finestre.
A.Conan Doyle – Uno Studio in Rosso
Ci sono luoghi di fantasia che diventano reali. Questo è uno
di quelli. L’appartamento da scapoli dove Sir Arthur Conan Doyle fece vivere
per anni Sherlock Holmes e John Watson, descrivendone minuziosamente ambienti,
oggetti e atmosfera, ora esiste davvero. In quella strada, proprio dove il
grande scrittore lo aveva immaginato. Ed è anche diventato un ottimo esempio,
più vero del vero, di cosa potesse essere una casa londinese nell’epoca
Vittoriana.
Il luogo è magico, per gli irriducibili amanti del grande
detective ma anche per tutti gli altri. La genialità di chi lo ha allestito,
oltre alla fedeltà maniacale ai particolari, sta nell’averlo reso vivo, usato,
abitato. In ogni momento sembra che Sherlock si sia allontanato un attimo fa,
spegnendo di fretta la pipa e appoggiando distrattamente il suo violino sulla
poltrona, o che abbia appena terminato di far precipitare un solfato di rame
dentro una delle sue provette. E che il dottor Watson abbia appena posato il
giornale e sia salito un attimo su in camera sua, magari per andare in bagno
(già, c’è anche il water del dottor Watson, non so se mi spiego).
Meung-sur-Loire
Quando Georges Simenon decise di mandare in pensione il suo
famoso commissario Maigret, pensò di farlo ritirare con la sua inseparabile
moglie in una casetta in campagna, con orto e giardino, nella regione della
Loira, a Meung-sur-Loire vicino ad Orleans. Non finirà di occuparsi di delitti,
e ogni tanto qualcuno andrà a disturbarlo anche lì, mentre sta lavorando al suo
piccolo orto o mentre sorseggia una birra gelata nel suo giardino.
Le descrizioni che Simenon fa di quel luogo, quella casa,
quella atmosfera ci ricordano sempre una casa molto simile, nella stessa zona e
non lontano da lì, a Chatillon-sur-Cher, dove abbiamo soggiornato più volte in
visita a quella straordinaria regione, famosa per i suoi mille castelli ma
anche impagabile per le sue campagne e i suoi casolari che sonnecchiano su
fiumi e canali.
E i due padroni di casa, Madame e Monsieur Lemenager,
in fondo ci ricordano un po’ il signore e la signora Maigret.
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