Luigi Pirandello nacque in una “Casa romita in mezzo alla natia / campagna, aerea qui, sull’altipiano / d’azzurre argille, a cui sommesso invia / fervor di spume il mare aspro africano... ("Ritorno", ne "La Zampogna" - 1901).
La casa natale, solitaria in mezzo alla campagna di Agrigento, su un altopiano punteggiato di ulivi e querce a strapiombo sul mare, rimane ancora oggi nella sua semplicità, come nelle descrizioni del drammaturgo e dal 1987 costituisce un unico istituto con la Biblioteca Luigi Pirandello.
La casa romana in cui visse invece nel 1913-14 e in seguito fino alla morte, è un palazzetto d’epoca nei pressi di Villa Torlonia. Vi sono conservati gli arredi, i libri, i dipinti e gli oggetti personali donati allo Stato Italiano dagli eredi dello scrittore siciliano.
Per approfondimenti.
La casa ha una disposizione architettonica particolare: vi si accede dalla strada attraverso una scala che scende fino all’ultimo piano con piccolo giardino e, per arrivare al primo, bisogna continuare a scendere.
Balzac ha vissuto qui dal 1940 al 1947 nel periodo della stesura delle 137 opere della Comédie Humaine, (95 romanzi, novelle, saggi realistici, fantastici o filosofici, oltre a racconti e a 25 studi analitici).
Acquistata dalla città di Parigi nel 1949 e trasformata in museo, espone la scrivania dove Balzac concepì alcuni dei suoi più grandi capolavori.
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