mercoledì 9 settembre 2015

Il Blog non è un prodotto di massa: considerazioni semiserie intorno al target

Prefazione di Simone Bennati


Simone Bennati, Blogger ed esperto di grafica, web design, comunicazione online. 
Quando non è impegnato nella realizzazione di siti web e prodotti grafici, si dedica alla scrittura. 
Il suo Blog è bennaker.com 


Quando si decide di aprire un blog, le domande che affollano la mente del futuro blogger sono tante. Decine e decine. Tutte ugualmente importanti, nonché tutte figlie di un'ovvia inesperienza.
All'inizio si cerca sempre di darsi un indirizzo, ovvero di cercare di fare le cose nel miglior modo possibile, qualsiasi esso sia, ma col tempo ci rende spesso conto che alcune domande non hanno risposta e che barcamenarsi tra un dubbio e l'altro è parte integrante del lavoro di un blogger. 
D'altronde, se non esistessero le domande, che si scriverebbe a fare?
Tra gli interrogativi più ingombranti nella mente di un blogger, entrano di diritto quelli che riguardano la figura del lettore. Dal semplice “Per chi scrivo?” al più elaborato “Chi mi legge, cosa si aspetta da me?”, il lettore è quasi sempre protagonista delle riflessioni di un blogger ed è attorno alla sua figura che, volenti o nolenti, finisce con il ruotare l'intera attività di scrittura.
E' vero: in moltissimi casi si inizia a scrivere in primis per se stessi, ma già dal primo feedback, specie se positivo, l'ago della bilancia comincia lentamente a spostarsi verso il lettore, trascinando con sé l'attenzione del blogger. Un'attenzione che, non ci sarebbe neanche bisogno di specificarlo, porta alla formulazione di nuove domande. 

In questo post, Anna Pompilio si è posta LA domanda, ovvero: Chi è il mio lettore?
Mi piacerebbe molto riuscire a fornirle una risposta, magari proprio attraverso questa breve prefazione, stravolgendo così la naturale sequenzialità delle cose, ma, come anche voi che vi apprestate a leggere avrete modo di constatare, tracciare un identikit di chi si trova dall'altra parte del monitor è di fatto impossibile ed il motivo è molto semplice: le parole vanno da chi le lascia entrare, senza distinzione di età, sesso, etnia, cultura e quant'altro.

E forse è proprio questa impossibilità di definire con precisione il proprio target a rendere quello del blogger un lavoro affascinante e generoso in termini di stimoli.

E dunque, tu che leggi, chi sei veramente?



Anna Pompilio





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